domenica 7 marzo 2010

Il punto debole della Nonna


Come vi ho già detto più e più volte, non ho una famiglia che va matta per i dolci; tuttavia ad alcune leccornie non si sa proprio resistere, ed ognuno ha i suoi punti deboli. Io ho scoperto quello di mia nonna.

Mia nonna è una donna molto poco comunicativa, io l'ho sempre chiamata "orsa", perchè è molto brusca nei suoi atteggiamenti, ed ha un carattere forte ed arrogante (arrogante in senso positivo, non so se mi spiego....lo sto usando come sinonimo di forte); non è molto brava nell'esprimere i suoi sentimenti, anzi è molto timida in questo senso: preferisce farti un rimbrotto piuttosto che una carezza. Tuttavia è da lei che un sorriso ne vale mille ed un abbraccio diecimila, perchè quei pochi sono veri ed autentici. Io la conosco bene in questo senso, perchè sono tale e quale a lei: la mia infanzia è trascorsa tra le sue braccia, e le sue mani calde mi avvolgevano, con un lontano odore di candeggina...ancora oggi quando sento l'odore di candeggina non mi piace tuttavia la mia mente riconosce quell'odore e lo sente affine, e mi riconduce a lei. Ogni cosa mi riconduce a lei, perchè è la mia seconda madre. E' un legame strano quello tra nonna e nipote, incomprensibile alla mia povera mente...è interno, viene dal nostro angolo più recondito e nascosto del corpo, eppure è forte e potente.

Tornando a bomba, il dolce a cui la mia pseudo-genitrice non sa resistere sono le meringhe: piccole e zuccherine perle bianche di bontà, che grazie alla mia carissima amica Dolci Ricette ho saputo riprodurre con successo.

Meringhe

Ingredienti (per circa 30 meringhette):
- 3 albumi
- 180 gr di zucchero (60 gr x ogni albume)
- 1 pizzico di sale

Preparazione:
Montate gli albumi (col pizzico di sale) a neve nel robot, il composto deve risultare bello gonfio e sodo; continuando a montare con le fruste a velocità sostenuta, aggiungere lo zucchero poco per volta. Alla fine il composto dovrà essere bianco, sodo e lucido (smaltato direi...), fare la prova col cucchiaio: anche rovesciandolo non dovrà cadere. Basterà vedere il film Julie&Julia per capire:



Inserite il composto nella sac-a-poche (ecco io qui ho fatto un disastro, la mia cucina sembrava innevata...ditemi che non sono l'unica impedita mentale che non sa usare una sac-a-poche) fate le forme su una teglia con carta da forno. Infornate nel forno ventilato già caldo a 100° per circa 1 ora.
A fine cottura spegnere il forno, aprire leggermente lo sportello e lasciarle così per 10/15 minuti.
Son venute perfette. Alcune le potete colorare con del cioccolato, sciogliendo a bagnomaria qualche grammo di cioccolata con un pizzico di burro, e poi immergendovi la meringa.




NOTE: Per una buona riuscita del "montaggio", o "montazione" o "monteggituddine"...avete capito...basterà osservare (scrupolosamente) qualche regola:

1. Separare accuratamente tuorli e albumi (vi assicuro che con qualche goccia di tuorlo, non monterete MAI...l'ho sperimentato crudelmente sulla mia pelle T____T);

2. Usate albumi a temperatura ambiente;

3. Montare assieme ad un pizzico di sale o un cucchiaino di miele;

4. Montate dapprima a bassa velocità, per renderli cremosi, e poi alzate anche fino al massimo per avere una neve ben ferma;

5. Incorporate lo zucchero gradualmente e con cautela;

6. Usate subito gli albumi, o la neve montata si...smonta.

Il commento che mi ha sciolto il cuore: "Oh ma che ve le state finendo? Dammi un po' qua il piatto, che ne voglio ancora!". Nonna ti amo.

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