domenica 2 maggio 2010

Cake nero come il mio risentimento


Sto facendo un vero e proprio macello...mi rendo conto che questi ultimi post sono stati ricchi di lagnanze, melanconie e tristezze varie...ma purtroppo il blog lo scrivo io e se io sto sbattuta come uno straccio per pavimenti strizzato, è logico che questo status si rifletta sulla parola scritta.
Come volevasi dimostrare, gli esoneri sono andati davvero da schifo: l'unica occupazione che ho è questa dannatissima università, devo fare solo questo e nemmeno mi riesce...allora son proprio handicappata!!! Inoltre non trovo tempo per fare dolci, e con questa situazione generale mi passa anche la voglia di farli sinceramente...
Qui in casa sono capaci solo di chiedermi come sono andati gli esoneri, e io appeno sento questa parola divento hulk (e me lo rinfacciano pure); tra l'altro da un'uscita di mio padre riferita alla situazione economica disastrosa di cui ci tartassano nei TG, mi sono accorta che sono quasi due anni che sto in quel dipartimento e lui non ha ancora capito un accidenti di quello che faccio dalla mattina alla sera: no dico, i libri che ho sulla libreria non sono off-limits, vagli a dare una sfogliata una volta ogni tanto così capisci che non faccio economia, ma faccio matematica, comprì??? Matematica: tesi, formula, dimostrazione, tesi, formula, dimostrazione, stop niente più...non mi spiegano i movimenti economici mondiali...toh al massimo faccio qualche applicazione alla fisica.

Mi consolo col fatto che nessuno nella mia famiglia è mai andato all'università, e quindi in effetti non capiscono...non è il liceo...non è la scuola...è La Scuola; mia nonna ogni tanto mi fa ridere, perchè quando non passo un'esame mi dice che "si vede che non avevo studiato abbastanza"...no, proprio non capiscono...

Però pazienza: ingoi tutto il malessere, tutti gli insulti velati, tutti i 14/30 che ti assegnano (e anche tutti i 16/30), e piano piano smetti anche di piangere; ti asciughi gli occhi col polsino della camicetta, ti soffi il naso (possibilmente non col polsino della camicetta), e ti rendi conto che questa rabbia che stai reprimendo, la puoi usare a tuo vantaggio...la conservi per usarla poi contro queste persone, per rinfacciargli un giorno cosa voglia dire avere 20 anni, ed essere sola, completamente sola, in questo oceano di persone e di giudici che ti pesano sulle spalle.

Mi piacerebbe essere più forte, e meno sensibile ai loro giudizi; mi piacerebbe non sentirmi addosso il peso delle loro aspettative, perchè, poichè sei l'unica, se fallisci tu falliscono tutti; e mi piacerebbe elevarmi al di sopra di stupidi voti ed avere una migliore percezione di quello che valgo veramente...mi servono certezze. Ma le avrò, le avrò tutte.

Cake Orzo & Mandorle

Ingredienti:
- 100 g farina
- 100 g mandorle (andranno ridotte in polvere)
- 3 uova
- 170 g zucchero (io 150 g zucchero di canna)
- 150 g burro (andrà fuso)
- 3 cucchiai di orzo solubile
- 1/2 bustina di lievito per dolci)
- 1 pizzico di sale
(- altri 50 g di mandorle affettate o tritate per decorare)

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 200°.
Con un poco del burro imburrate (ed in seguito infarinate) la teglia da plum cake di media grandezza; il resto del burro lo andrete a fondere a bagnomaria. In una ciotola sbattete con la frusta le uova e lo zucchero sino a far raddoppiare il loro volume ed a renderle spumose (se avete le fruste, fatelo con le fruste, perchè io a mano mi sono quasi slogata un polso...non riesco a montarli più di tanto). Aggiungete a cucchiaiate la farina assieme alle mandorle tritate, e amalgamate col burro fuso facendo attenzione acchè non ci siano grumi di farina, e man mano mettete anche l'orzo, il sale ed il lievito (rigorosamente setacciato). Mescolate velocemente e versate nello stampo; guarnite con i rimanenti 50 g di mandorle ed infornate. Dopo 10 min di cottura a 200°, abbassate la temperatura a 180° e proseguite per altri 40 min.
Se le mandorle vi si scuriscono troppo, dopo 15/20 min coprite con un foglio d'alluminio (tuttavia a me non si sono scurite eccessivamente).



E' molto suggestivo a vedersi, perchè sembra cioccolato...e invece di cioccolato non ve n'è l'ombra. La ricetta è presa da "Plum cake dolci e salati" di Ilona Chovancova, inserto di Sale&Pepe di maggio...un libello davvero delizioso e colorato grazie alle splendide foto di Piere Javelle...se fate una corsa in edicola magari lo trovate ancora...
Al prossimo post miei cari amici, sperando che sia più allegro, e più vicino...

2 ciliegine:

Anonimo ha detto...

hai già un dono...guarda il tuo blog

Croac on 8 maggio 2010 alle ore 10:24 ha detto...

Ho pensato molto a questo commento in questi giorni..lo trovo di una dolcezza inaudita!!!XD
Grazie mille chiunque tu sia...mi ha risollevato decisamente il morale...a presto...anonimo? ><