domenica 26 settembre 2010

Ultime gocce d'estate

L'aria ha un odore diverso da qualche settimana...il vento arriva dal nord portando aroma di bosco, di funghi, di pioggia, e di nuvole azzurre...non aspettavo che questo momento: amo il cambio di stagione tra l'estate e l'autunno, quando la luce incomincia ad ingrigirsi, le foglie ad arrossire, il Tevere diventa ancora più verde e l'Altare della Patria ancora più bianco, il suolo di piazza Venezia la mattina presto è ancora umido di rugiada ed il sole spunta da dietro il Colosseo salutandomi mentre arrivo con il bus...
Roma è meravigliosa sotto la luce d'autunno, una cosa indescrivibile: l'anno scorso abbiamo anche avuto la visione del Tevere quasi straripante dagli argini..mostruoso...ed affascinante. Unica pecca, è l'accorciarsi delle giornate...ma vi si può soprassedere viste tutte le altre bellezze che ci vengono donate ogni giorno.

L'arrivo dell'autunno mi è parso ancora più lampante quando nel numero di ottobre di Sale&Pepe si parlava solo di torte a base di mele e pere, ed allora mi son detta: "Accidenti!!! Diamo un ultimo saluto all'estate...una pesca, una banana, un po' d'uva e una bella mela fresca. E una crostata d'avena".

Crostata di Avena e Frutta Fresca

Ingredienti:
- 150 g farina 00
- 100 g fiocchi d'avena
- 60 g zucchero
- 1 pizzico di sale
- 1 vanillina
- 100 g burro morbido
- 2 tuorli d'uovo
- frutta fresca (mela, pesca, banana, uva)
- miele
- rhum

Preparazione:
Mescolate in una terrina in quest'ordine la farina, i fiocchi d'avena interi, lo zucchero, la vanillina, il sale, ed infine il burro a temperatura ambiente che andrete a intridere con le mani. Incorporate i tuorli ed il rhum. Formare un panetto, avvolgerlo in pellicola, e conservarlo in frigo per un'ora circa.

Una volta pronta la pasta, stenderla e rivestire una teglia imburrata ed infarinata. Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20/25 min. Sfornate e lasciate raffreddare.

Una volta freddatasi la pasta, sciogliere a bagno maria miele quanto basta assieme a qualche goccia di rhum: mettetene qualche cucchiaiata sul fondo della crostata e spargete qualche altra cucchiaiata di fiocchi. In seguito lavate una mela, una pesca, un mezzo grappolino d'uva e sbucciate una banana. Tagliate a fettine fini, e disponete sulla crostata. Coprite col miele profumato che vi è rimasto e mettete in frigo qualche ora.



martedì 21 settembre 2010

Una torta storica

Questo è tutto ciò che è rimasto di una enorme torta a forma di cuore, una torta che proverò a far partecipare al concorso de Il Gatto Goloso "Raccogliamo i cereali?", una torta ricca di avena, banane e amore...perchè questo vuol dire cucinare.

Setacciare la farina facendo nevicare sull'impasto, far cozzare le uova sul bordo della caccavella, e far ruotare il tuorlo nel guscio per separarlo dalla chiara, affondare le mani nell'impasto e sbatterlo sulla spianatoia infarinata, che solleva una bassa nuovoletta farinosa ed imbianca tutta la parannanza. Girare, mescolare, sbattere, tutti gesti faticosi e frenetici. Scostarsi un ciuffo di capelli dagli occhi con l'avanbraccio e rimboccarsi le maniche con le dita sporche di impasto; far sbattere piatti, pentole e teglie sul tavolo, nel lavandino, sul fornello con le suppliche di mia madre da dietro le spalle che mi intima di non distruggere la cucina...ma io non sento nulla.

Quando cucino, soggiorno per brevi attimi in altri mondi fatti di nuvole rosa come lo zucchero filato di Piazza Navona il giorno della Befana, gattini colorati che scorrazzano tra mucchi di caramelle e lollipops, e tazze di cioccolata calda che mi raccontano le loro avventure nel pianeta panna montata (ho una mente affollata, me ne rendo conto...).

Cucinare è un rito antico quasi quanto quello di mangiare, e vario quanto la nostra fantasia: ogni volta che tiriamo una sfoglia sentiamo la spinta sul mattarello di miliardi di donne e uomini che hanno cucinato le fettuccine prima di noi, riusciamo anche a sentire la loro ruvide e callose mani che convergono sulle nostre raddrizzandoci le mani mentre tagliamo i tagliolini, e facendo attenzione ci accorgeremo che ci sussurrano all'orecchio la ricetta del ragù con le millanta varianti dovute all'esperienza...non siamo mai soli in cucina, mai abbandonati ai nostri problemi, alle nostre preoccupazioni, perchè c'è tutto un altro mondo ad occupare la nostra testa.

Torta di Avena & Banana

Ingredienti:
- 200 g farina 00
- 100 g fiocchi d'avena
- 150 g zucchero semolato
- 3 uova
- 1 tazzina d'olio
- 100 ml latte
- 3 banane
- 1 limone
- 1 bustina di lievito
- sale
- zucchero a velo

Preparazione:
Frullare i fiocchi d'avena nel mixer e unirla in seguito in una ciotola alla farina setacciata arrieme al lievito.
Sbucciare e tagliare a rondelle le banane e metterle in un piattino cosparse con un po' di zucchero a velo.
A parte sbattere (possibilmente con le fruste elettriche), le tre uova con lozucchero, fino a renderli belli soffici e spumosi, dopodichè aggiungervi l'olio a filo, il sale, la buccia del limone ed il succo di mezzo di quest'ultimo. Amalgamare bene e versare sul composto di farine. Mescolare con una cucchiaia mentre a filo aggiungerete il latte.
Versare in una tortiera di 24 cm di diametro circa ed infornare in forno preriscaldato a 180° per 30/35 min.




La ricetta l'ho gentilmente presa da menta e liquirizia, modificandola in qualche punto (per esempio al posto delle banane marifra ci ha messo le fragole).
Questa torta vorrebbe partecipare al contest di Il Gatto Goloso:



mercoledì 15 settembre 2010

rinascita

Okkei...adesso tocca rivoluzionare un po' tutto il sistema: ho passato domenica notte supina sul letto ad occhi sbarrati verso il soffitto a braccia aperte...in preda all'ansia per l'esame del giorno dopo, un esame di cui ho provato 3 scritti e 2 orali, e che finalmente ho superato. Non mi è mai successo di rimanere sveglia tutta la notte in preda ai brutti pensieri e ad una spaventosa tachicardia: non pensavo di poter essere così pessimista, e di poter essere così spaventata da ciò che mi avrebbe aspettato il giorno dopo...Sta di fatto che questa brutta nottata è trascorsa, e che tuttavia ogni volta che torno col pensiero a domenica mi sale il panico per paura che mi possa ri-accadere: non voglio mai più sentirmi così male, e soprattutto per una cosa così insignificante come un esame; tocca cambiare vita.
Bando alle ciance...dopo minimo un mese che non mettevo più le mani in pasta, ho ricevuto una benedizione dalla carissima Erica: Erica è la compagna di Vittorio, il nostro vicino di casa in Toscana (vi ho già parlato di Poderetto); nella maremma è ancora d'uso il baratto: tu mi fai un favore, io ti regalo un cesto di pomodori; mi inviti a cena, io ti porto cetrioli appena colti e uova fresche; mia nonna ancora oggi quando va a trovare parenti o amici, porta in regalo caffè, zucchero o biscotti dolci perchè giustamente in tempi di guerra erano beni di lusso (mica come per noi, che è pane quotidiano). Quest'anno Erica ci ha voluto donare un barattolo di marmellata di ciliegie (che purtroppo non era sottovuoto e che quindi ho dovuto gettare), e un buonissimo succo di mirtili con mirtilli annessi (questo invece sottovuoto, e buonissimo...slurp). Ovviamente una metà del barattolo me la son goduta il giorno stesso che mi è arrivata, e l'altra metà l'ho conservata per la:

Crostata di Mirtilli

Ingredienti:
per la frolla:

- 250 g farina 00
- 125 g burro freddo
- 125 g zucchero
- 2 uova fresche
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di bicarbonato
per la farcia:
- 250 ml succo di mirtilli con annessi mirtilli
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaio di farina
- 1 cucchiaino di cannella in polvere

Preparazione:

fase 1: la frolla


Mettere nel mixer in quest'ordine: la farina, il burro freddo a cubetti, le due uova una alla volta, lo zucchero, il sale ed il bicarbonato. Portate su una spianatoia infarinate e lavorate brevemente con le mani. Incartate in pellicola e riponete in frigo per 30 min circa.

fase 2: la farcia

Mescolate in un piatto fondo il succo di mirtilli ed in mirtilli, aggiungete farina, zucchero e cannella. Amalgamate bene e riponete anch'essa in frigo per mezz'ora.

fase 3: composizione

Una volta trascorso il tempo necessario, tirate fuori la frolla, stendetene la metà e copriteci una teglia precedentemente imburrata ed infarinata di circa 24 cm di diametro (io ce l'ho di silicone quindi niente imburraggio ed infarinaggio XD); a questo punto togliete dal frigo anche la farcia e riponetela all'interno della base di frolla. Stendete l'altra metà della frolla e coprite la superficie della crostata. Sigillate bene e rimettete in frigo per un'altra mezz'ora.

fase 4: infornare

Preriscaldate il forno a 180° e passata la mezz'ora togliete la teglia dal frigo e mettetela in forno per 35 min circa (fate sempre la prova dello stecchino). La frolla mi è venuta particolarmente fiabile, e ne sono molto soddisfatta; se tuttavia la preferite più morbida, fate cuocere 25-30 min...dovrebbe essere ugualmente cotta.


Questa ricetta l'ho tratta liberamente dal numero di Sale&Pepe di Agosto.