giovedì 10 aprile 2014

Più affamata che mai!

E' tornata! La Ciliegina si è rimessa in moto. Dopo una parentesi di exchange di ricette con un blog per studenti (fallito miseramente perché semplicemente non mi diverte raccontare di come si fa a fare l'uovo all'occhio di bue perfetto) che ben o male mi occupava una ricetta per settimana, rieccomi in moto per il mio piccolo spazio di paradiso e di buon cibo. Lo ammetto non ho scusanti son stata lenta e pigra, ma adesso penso a recuperare tutti gli spadellamenti persi. 

La  mia missione è diventata: importare la cucina italiana in Francia, perché parliamone, questi cucinano proprio male! O meglio si vantano d'avere una buona cucina, buoni prodotti, ma in realtà non è un popolo che ama cucinare. Ho visto case con due misere placche a induzione vecchie e arruginite, o fornelli ricoperti di carta alluminio per evitare di dover sporcare e pulire ogni volta, ho visto cose che voi amanti della cucina non potete neanche immaginare. Ma per fortuna ora mi ospita una famiglia iper dotata di placche a induzione last generation e bizzarri condimenti (tipo latte di cocco, crema di mandorle, ecc.) e che soprattutto una volta a settimana mi fa sbizzarrire in cucina come non mai, mi danno proprio campo libero. 

Settimana scorsa mi son concessa una breve pausa italiana dove ho fatto grandi scorte: parmigiano, biscotti novellini, puntarelle, prosciutto crudo, pecorino, corallina e invine tre bei carciofoni cimaroli! Cosa ci abbiamo fatto? E mo v'o racconto!

Carciofi alla Giudia

Ingredienti: 
- 3 carciofi qualità Cimaroli
- 1l olio di semi di girasole
- sale
- vino bianco
- 1 limone

Preparazione:
Prendete i carciofoni e prima cosa da fare è guardare il gambo e LASCIARLO STARE LI' DOV'E'! Ho cioccato il padrone di casa mia a pulire i carciofi ed uno me l'ha mutilato, me lo son mangiato vivo!

Iniziare a staccare le foglie più alla base girando in tondo fino a vedere un centimetro di parte bianca; pulire la base del fiore e il gambo aiutandovi con un coltello o con un pela-patate. Tagliate un pochino del gambo giusto per toglierne la parte vecchia, e tagliate la punta del fiore di netto. Stiamo togliendo tutte le parti dure che anche in frittura restano noiose a masticare. Sbattere il fiore sul tavolo di lavoro così da facilitare l'apertura dei petali durante la frittura.

N.B.: I carciofi si ossidano facilmente quindi quando finite di pulirne uno e passate ad un altro, quello pulito lasciatelo riposare in una bacinella con acqua fredda e limone così che non si annerisca.

Immergere orizzontalmente in olio bollente, lasciar cuocere finché con i rebbi della forchetta non sentirete che il gambo è cotto, allora posizionate tutti i carciofi verticalmente e cuocete qualche altro minuto. 

Prelevate i carciofi e lasciateli scolare su carta assorbente. Cospargeteli di sale e bagnate i fiori con del vino bianco e re-immergete verticalmente in olio bollente. Lasciate cuocere ancora un po' facendo attenzione a non bruciarli. Prelevate un'altra volta e lasciate definitivamente scolare su nuova carta assorbente. 

Potete servire caldi o freddi.




La caratteristica dei carciofi alla giudia è proprio questa doppia frittura aiutata dallo shock termico del vino freddo, se non la fate, non è un carciofo alla giudia. E' più facile di quanto sembri, quindi godeteveli tutti ;)

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